Buon Bòcolo, quest’anno virtuale, con il desiderio di rivederci presto anche con le promozioni per il nostro 50° anniversario.
La tradizione di Venezia vuole che il 25 aprile, nel giorno dedicato a San Marco, il Bòcolo sia offerto a fidanzate, mogli, ma anche alle mamme, nonne, sorelle e in genere a tutte le persone a cui si vuole bene.
L’usanza nasce dalla leggenda di Maria, detta Vulcana per la folta chioma fiammeggiante, figlia del Doge Angelo Partecipazio, che si innamorò ricambiata del giovane Tancredi.
Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre di Maria, che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria chiese allora a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l’esercito di Carlo Magno, per guadagnare fama: il padre così non avrebbe più potuto opporsi al loro amore. Tancredi partì e si coprì di gloria in guerra.
Un triste giorno arrivarono a Venezia alcuni cavalieri francesi che erano stati guidati dal paladino Orlando. I cavalieri cercarono Maria per annunziarle la morte di Tancredi: colpito dal nemico, era caduto sanguinante sopra un rosaio. Prima di spirare, aveva colto un fiore e pregato l’amico Orlando di portarlo a Venezia alla sua amata Maria. Maria prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò muta nel suo dolore. Il giorno dopo, festa di San Marco, fu trovata morta con l’insanguinato fiore sul cuore.
Da quella volta il Bòcolo viene offerto alle donne nel giorno di San Marco quale simbolo d’amore vero, imperituro.
❁❁❁❁❁
Testo adattato da fonte Wikipedia